Numa il settimo profumo, è il rituale più gentile e più selvatico di Profano. Nato tra i campi e le ombre dei frutteti marchigiani, è un’essenza che non si lascia spiegare: si sente, si vive, si ricorda. È il profumo di chi cammina scalzo, ma sa dove sta andando.
La testa è fresca e vibrante: note erbacee, anice, pompelmo e pesca aprono la fragranza come un mattino di fine estate, tra rugiada e desiderio. Il cuore è carnale e luminoso: frutti rossi, magnolia e gelsomino raccontano la pelle che si scalda al sole, i pensieri che si fanno corpo. Il fondo è un abbraccio che resta: muschio, ambra grigia, sandalo e legni dolci lasciano una scia che sa di intimità, di libertà, di ritorno.
Numa è il profumo di chi non ha bisogno di essere visto per essere sentito. Di chi sa che il profano è il luogo dove la dolcezza diventa forza.